il gioco del Teatro

15. 11. 26
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Alla
Dirigente di Istituto,

al corpo insegnante e ai genitori

della scuola Primaria

Villa Torchi/Marsili

anno 2013/2014

 

 

Progetto - Laboratorio Teatrale

Scuola Primaria Villa Torchi

anno scolastico 2013/2014
 

RELAZIONE CONCLUSIVA

DEL LABORATORIO TEATRALE

GESTITO DA

GABRIELE DE PASQUALE

E DAGLI ATTORI DELLA CATTIVA COMPAGNIA

 

 

 

 

 

 

Progetto - Laboratorio Teatrale Scuola Primaria Villa Torchi anno scolastico 2013/2014

"IL GIOCO DEL TEATRO"

Alla Dirigente di Istituto, al corpo insegnante e ai genitori degli alunni

della scuola Primaria Villa Torchi/Marsili anno 2013/2014

 

RELAZIONE CONCLUSIVA DEL LABORATORIO TEATRALE GESTITO DA GABRIELE DE PASQUALE E DAGLI ATTORI DELLA CATTIVA COMPAGNIA

 

 

Quali le premesse e gli obiettivi iniziali

Quello che si è proposto fin dall'inizio all'Istituto in fase di progettazione non era un corso di teatro ma un laboratorio volto ad aiutare i bambini a superare le proprie timidezze e a farli socializzare sfruttando i mezzi che il lavoro teatrale mette a disposizione.

L'obiettivo non era quindi creare nuovi attori, ma mettere a disposizione dell'istituto, degli insegnanti e, soprattutto, dei bambini strumenti di crescita relazionale.

L'obiettivo pertanto, era aiutare gli alunni delle varie sezioni, in relazione ovviamente alle differenti età, ad imparare a parlare a voce alta, a ridurre la propria timidezza, a mettersi in gioco, a gestire i movimenti del proprio corpo durante una esibizione, a relazionarsi con un pubblico, a lavorare in gruppo.

Si è cercato quindi, tramite la formula del gioco, di insegnare ai bambini a collaborare per costruire alcuni piccoli spettacoli insieme (“finti obiettivi” proposti come motivazione al lavoro), sviluppando la loro creatività e mostrando loro l'aspetto costruttivo e divertente del teatro: muoversi nello spazio con ordine, cantare e ballare, conoscere gli oggetti e gli strumenti che serviranno per la scena, rispettare i ruoli ed imparare i diversi tipi di personaggi all'interno di una storia.

Si è scelto di NON mettere in scena uno spettacolo ma, attraverso il "gioco del teatro", di porre al centro di tutto il bambino, la sua crescita, la consapevolezza delle sue potenzialità, il suo divertirsi nel divertire un ipotetico pubblico.

 

DUE PAROLE SU CHE COS'E' PER NOI IL LABORATORIO TEATRALE

Il laboratorio teatrale è prima di tutto un luogo di ascolto, dove si promuove il pensiero e la creatività.

L’attività teatrale agisce come elemento di sviluppo affettivo-emotivo prevenendo le situazioni di disagio.

Il “laboratorio” è uno spazio, un tempo, un modo dove esprimersi, trovare ascolto, avere la possibilità di comunicare, usando soprattutto linguaggi non verbali.

E’ una palestra dove osservare, osservarsi, “mettersi in gioco” personalmente ed entrare in relazione con i compagni, dove lavorare sulle proprie modalità di interazione.

Nell’esperienza laboratoriale di gruppo ci si allena all’incontro, al confronto, all’apertura e all’ascolto.

Attraverso l’improvvisazione (vero motore di un buon lavoro teatrale per i più grandicelli), si sviluppano la creatività, la capacità di entrare in sintonia e trovare soluzioni nelle più diverse circostanze, la propensione a condividere un progetto espressivo, accrescendo sensibilità e flessibilità.

Quindi il laboratorio teatrale permette di instaurare relazioni positive con gli altri per il raggiungimento di risultati personali e comuni.

 

 

 

METODOLOGIA UTILIZZATA

La base del laboratorio è il nostro considerare il gioco come motore dell'apprendimento e il teatro nasce proprio come attività ludica e didattica che insegna e diverte allo stesso tempo. I bambini (sia come singoli che come gruppo) hanno avuto la possibilità, giocando, di sentirsi parte della creazione di qualche cosa e hanno potuto provare l'emozione di rappresentarlo. Il laboratorio ha permesso loro di cimentarsi, oltre che con il teatro, anche con diverse discipline come la motricità (per la padronanza e consapevolezza del proprio corpo), la musica, il canto e la danza.

La speranza è che a fine di questo breve percorso il bambino possa aver acquisito maggiore autonomia, disinvoltura corporea, proprietà di linguaggio e sicurezza di sé, condividendo le dinamiche di gruppo e portando a termine i micro-obiettivi che di volta in volta gli venivano proposti.

 

 

 

 

CHI SONO STATI GLI “INSEGNANTI”

Gabriele De Pasquale

Figlio di Oscar De Pasquale (dagli anni ottanta insegnante di teatro per le scuole sul territorio bolognese). Ha per anni seguito il padre sia come animatore nei villaggi turistici sia nei percorsi teatrali scolastici.

Diplomato in arti visive, Gabriele ha per molti anni svolto servizio presso l'Associazione Scout Agesci (seguendo in particolar modo il Branco, cioè la fascia di età 8-11 anni).

Dal 1991 è regista televisivo e montatore cine-televisivo per i principali network italiani (RAI-MEDIASET-LA7-MTV...) firmando tantissimi spot nazionali e videoclip. Tra le sue collaborazioni professionali figurano vari progetti con Lucio Dalla, Samuele Bersani, Andrea Bocelli, Vasco Rossi, fino al progetto con il Premio Nobel Dario Fo "Bambini al Museo" (un percorso per avvicinare in modo divertente i bambini delle scuole elementari alle opere d'arte).

Nel cinema, in veste di assistente al montaggio, ha collaborato a vari film indipendenti oltre che a due film di Vim Venders.

Nel 2003 fonda "La Cattiva Compagnia": compagnia teatrale specializzata in Musical, e cura il percorso teatrale di ragazzi dai 18 ai 25 anni. Per tale compagnia in questi 10 anni ha curato la regia e la parte autoriale di diversi spettacoli.

 

Per la parte "motoria e ballo":

Sara Grandi: già insegnante di danza presso la scuola "Studio Movimento Danza" e specializzata in laboratori per bambini di avvicinamento alla danza tramite il gioco;

 

In veste di collaboratrice nella gestione delle classi:

Giulia Berlingozzi: laureata in Beni Culturali, segue, da anni, per conto di diversi musei, alcuni percorsi didattici per bambini ed adulti.

 

 

 

Hanno inoltre collaborato saltuariamente portando il loro contributo altri attori della “Cattiva Compagnia”:

Lisa Nappi: campionessa italiana di Balli Latini.

Riccardo Bigazzi: ballerino e cantante con alle spalle anni di studio di canto;

Laura Chelli: già cantante nel gruppo dell'Antoniano "Le verdi Note",

Michela Vitantonio: studiosa di canto lirico,

Andrea Celeste Righi: Modella, attrice, ballerina e scenografa,

Andrea Dainesi: Psicologo e attore della cattiva compagnia.

 

 

 

 

CONTENUTI DEL LABORATORIO

Approccio con lo spazio teatrale (l'ipotetico "palcoscenico") e movimento in uno spazio definito.

Affiatamento e creazione del “gruppo”

Percorso di giochi, parole, mimica, recitazione (espressioni mimiche e corporee, espressività della voce)

Canto di insieme (potenzialità espressive della musica, ritmo)

Creazione degli “oggetti invisibili” dell'attore

Coreografia (ballo di insieme)

 

 

 

 

 

COME SI E' SVOLTO IL LABORATORIO

 

Su richiesta della presidenza dell'Istituto Comprensivo 4, il laboratorio, pensato inizialmente per la sola scuola villa Torchi, è stato esteso anche alla scuola Marsili garantendo pertanto il percorso a tutte le 16 classi delle due scuole (e quindi a circa 400 bambini).

Con un numero così elevato di alunni si è concordato un incontro mensile per classe a partire dal mese di ottobre 2013 fino al mese di maggio 2014 per un totale di 7 incontri per ogni classe.

Le singole lezioni sono state ovviamente adattate alle età (e al grado di attenzione) delle singole classi ma si è cercato di mantenere un percorso comune a tutte le sezioni (sinceramente anche per una maggiore facilitazione degli insegnanti stessi).

In ogni lezione si è poi cercato di inserire qualcosa di cantato, qualcosa di motorio e qualcosa che costringesse ogni singolo alunno a mettersi un po' in gioco (aumentando la difficoltà lezione dopo lezione)

 

 

 

 

 

PRIMO INCONTRO (ottobre 2013)

COSE DA IMPARARE PER DIVENTARE DEGLI ATTORI

Si sono coinvolti i ragazzi nell'individuare le “cose che occorre imparare per diventare attore” e le parole che emergevano venivano evidenziate in lavagna per essere poi eliminate man mano che le si affrontava insieme ai ragazzi.

Si è quindi fornita una semplice infarinatura sulle definizioni di:

MIMARE
SAPER ASCOLTARE
COLLABORARE INSIEME
TIRAR FUORI LA VOCE
AVERE MEMORIA
MUOVERSI NELLO SPAZIO

Per ognuna delle parole emerse si è poi proposto ai ragazzi un gioco che ne approfondisse il significato.

 

 

 

 

SECONDO INCONTRO (novembre 2013)

LA COLLABORAZIONE – guardare gli altri intorno a me

Dal secondo incontro si è presa UNA delle parole emerse nel primo incontro e su quella si è lavorato per l'intera ora di lezione (inserendola in un contesto di ascolto/apprendimento, in una canzone, in un esercizio motorio...) il tema del secondo incontro è stato: LA COLLABORAZIONE.

Si sono svolti esercizi di movimento in cui era indispensabile guardare cosa facevano gli altri compagni, per poi proseguire con alcuni esercizi di coppia basati sulla collaborazione reciproca, per concludere, come in ogni lezione, con una canzone la cui riuscita necessitava della collaborazione attiva tra due alunni.

 

 

 

 

 

TERZO INCONTRO (dicembre 2013 - gennaio 2014)

IL MIMO - parlare con i gesti, rendere visibile gli oggetti invisibili

Nel terzo incontro (dedicato al MIMO) si è cominciato a spronare gli alunni a lavorare DA SOLI davanti a tutta la classe.

Si è lavorato sul concetto di “oggetto invisibile in scena”, si è eseguita una canzone basata sui movimenti corporei, poi si sono affrontati percorsi invisibili e le prime coreografie di ballo (con gli ingranaggi di macchine inesistenti).

La lezione si è conclusa con la messa in scena (SOLO PER LA MAESTRA!!!) di una piccola scenetta mimata.

 

 

 

 

QUARTO INCONTRO (febbraio 2014)

LA VOCE (recitare con le parole, con i suoni, con i toni, con l'interpretazione)

Il quarto incontro è stato dedicato alla GESTIONE DELLA VOCE.

Giocando con una semplice scenetta che coinvolgeva tre alunni alla volta si è analizzato come il tono della voce debba cambiare a seconda dell'ambiente che l'attore deve rendere credibile. Si è poi lavorato sulla espressività dell'intonazione e sugli scioglilingua. Per l'attività motoria ognuno ha trasformato il suono del proprio nome in una danza, che ciascun alunno ha poi rappresentato DA SOLO davanti a tutta la classe.

 

 

 

 

 

QUINTO INCONTRO (marzo 2014)

LO SPAZIO SCENICO – l'attenzione agli altri, il colpo d'occhio alla scena, la visione d'insieme, la gestione dello spazio

Aiutandosi con la musica (elemento costante in tutti gli incontri) si sono fatti una serie di esercizi sul riempimento dello spazio scenico, sul superamento di ostacoli muovendosi in coppie, sul recitare una scena in movimento con l'attenzione di non lasciare “buchi” nello spazio scenico.

Si è poi messo in scena un breve racconto dove la “Mission di ogni personaggio era l'occupazione dello spazio in modo uniforme e attento.

Si è concluso l'incontro con una canzone in cui dei fantomatici “millepiedi” dovevano riempire lo spazio scenico rispettando le difficoltà che la canzone via via proponeva.

 

 

 

 

SESTO INCONTRO (aprile 2014)

SI VA IN SCENA – prima parte: il mimo e il canto

+

SETTIMO INCONTRO (maggio 2014)

SI VA IN SCENA – seconda parte: il recitato e il ballo

Negli ultimi due incontri si è cercato si mettere in pratica quanto fin qui elaborato insieme ai ragazzi.

Nella prima parte dell'incontro si è lavorato in piccoli gruppi nella realizzazione di alcune brevi scenette, alcune canzoni a canone, alcuni sketch mimati, alcune semplici coreografie... per poi, nella seconda parte della lezione, mostrare agli altri gruppi (pubblico) quanto preparato.

 

 

 

 

 

 

CONCLUSIONI

Il laboratorio così strutturato ha necessitato di uno sviluppo per 28 mattinate per un totale di 112 ore di attività per ciascuno dei tre insegnanti volontari presenti ad ogni incontro.

Inutile dire che per noi sia stata una esperienza bella, stimolante… ma anche alquanto faticosa (un impegno costante e continuativo di queste dimensioni ha ovviamente comportato giornate di ferie e piccoli sacrifici) ma ci sembra di aver rispettato ed adempito alle premesse ed obiettivi iniziali: ai bambini è rimasta fino all’ultima lezione la “sensazione del gioco” quando invece, in realtà, hanno metabolizzato e appreso tanti piccoli trucchetti e alcune capacità di relazione tipiche del “fare teatro”.

 

 

 

 

 

 

 

IL FUTURO

Questo tipo di esperienza con la scuola, con i bambini e con gli insegnanti è risultata intensa ed arricchente anche per noi e ci auspicheremmo di poter continuare questa collaborazione con l'I.C.n.4, ma a fronte di una motivazione economica contenuta, da concordare insieme, che darebbe un senso più pieno alla mia disponibilità e soprattutto a quella dei ragazzi che mi hanno coadiuvato nell'attività e giustificherebbe il “ritagliarci del tempo” dalle nostre attività lavorative per garantire un servizio costante e continuativo all’Istituto."

 

 

 

 

 

Associazione Culturale “La Cattiva Compagnia”

responsabile: Gabriele De Pasquale

Via Sant'Anna 17 - 40128 Bologna
tel. 331.1502262
mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.gabrieledepasquale.it
www.lacattivacompagnia.it